Aspettando la Festa.
Chi Siamo .
“La fatica dei salmoni”, un titolo insolito per una festa della Cooperazione ma una chiara metafora della fatica che spesso si accompagna nell’andare contro corrente, cercare di essere generativi e, nello stesso tempo, l’importanza dell’essere tenaci nel perseguire il proprio obiettivo.
La cooperazione è un modo di fare economia collettivamente che si è evoluto nel tempo tuttavia le imprese cooperative, per quanto il loro cammino da una visione alternativa ed utopistica dell’800 si sia spostato verso forme di integrazione nel contesto economico capitalistico, restano pur sempre strutture “diverse” di impresa, nelle quali mutualità e attività economica non possono essere disgiunte, pena la perdita della loro identità.
Ma ora che il secolo degli ideali è finito, sostituito nell’era della globalizzazione e dei sovranismi, del progresso economico sfrenato, del profitto di breve termine, della finanza creativa, quale è il ruolo della cooperazione?
E i giovani, che si ritrovano in una società sempre più individualizzata, in cui alla libertà di autoaffermazione individuale virtualmente illimitata si contrappone invece la realtà e la consapevolezza della difficoltà ad impiegare nel mercato del lavoro il proprio talento e le proprie potenzialità, come vedono la cooperazione? O, più correttamente come il mondo della cooperazione dialoga o dovrebbe dialogare con loro? E come le cooperative posso rilanciarsi come forma di auto-organizzazione tra cittadini/e per il perseguimento di scopi comuni e la generazione di beni collettivi? Come possono partecipare attivamente alla gestione della cosa pubblica in una prospettiva di sussidiarietà? Come possono ricercare l’alleanza con le altre forme di auto-organizzazione fra cittadini/e il cui scopo non sia il profitto?
Si tratta di domande impegnative alle quali cercheremo insieme risposte in questi giorni, lo faremo con il contributo di cooperatori e cooperatrici, ricercatori e con la presenza di alcune esperienze significative di come il mondo cooperativo stia evolvendo in questi ultimi anni.
Dalla classica cooperativa di consumo all’emporio di comunità, alla cooperativa di cittadini coltivatori, all’abitare sociale, alle cooperative di lavoratori, alle cooperative sociali e di comunità.
Due giorni per ripensare, promuovere e rilanciare la cooperazione perché, ritornando alla fatica del salmone, “Quel che è morto non può che seguire la corrente; solo ciò che è vivo può opporsi a essa” (G.K. Chesterton).